Dopo il collasso del Blocco Sovietico nel 1989-91, la Romania è rimasta con una base industriale obsoleta ed un paniere di capacità industriali totalmente inadatto ai suoi bisogni.
Nel febbraio 1997, la Romania ha intrapreso un programma comprensivo di stabilizzazione macroeconomica e riforma strutturale, ma questa riforma fu successivamente un frustrante processo a singhiozzo.
La Romania ha raggiunto in agosto 1997 un accordo con il Fondo Monetario Internazionale per un prestito di 547 milioni di dollari, ma il rilascio della seconda rata è stato procrastinato in ottobre a causa dei requisiti non raggiunti sul prestito per il settore privato e cambiamenti nelle spese budgetarie.
Bucarest ha evitato di dichiararsi insolvente per gli interessi di metà anno, ma ha dovuto usare le riserve per farlo, riserve che sono arrivate approssimativamente a 1,5 miliardi di dollari alla fine dell'anno 1999.
Le priorità del governo includevano: ottenere un rinnovo del prestito del FMI, concentrarsi sulla politica fiscale, accelerare la privatizzazione e ristrutturare le imprese senza profitto.
Dal 2002 vi sono stati anni di successo di crescita economica che è stata stimata essere del 4,5% per anno, tasso che è cresciuto a più del 5% nel 2005. Dal 2003 l'aumento dei salari supera il tasso di inflazione, che era di circa 1,2% per mese, ma che successivamente è decresciuta. Il salario netto medio mensile del novembre 2005 era di 937 RON , cioè circa 320 euro. Nel 2005 l'inflazione si è abbassata al 7.8% annuo ed era stimata in calo anche per il 2006. Sono però in forte aumento anche i prezzi immobiliari. Col calo dell'inflazione, è stata possibile una riforma monetaria che ha introdotto il nuovo Leu (RON) in luogo di 10.000 vecchi Lei, e che nel 2006 valeva circa 3.6 volte meno dell'Euro. Il peso del settore agricolo, che ancora di recente sfiorava il 40% del PIL complessivo, sta diminuendo in favore dei settori industriale e dei servizi, ed attualmente è sotto il 10%.
La Romania è stata invitata ad unirsi all'Unione europea nel dicembre 1999, data di inizio delle negoziazioni. È entrata nell'UE il 1º gennaio del 2007 insieme alla Bulgaria. Nel frattempo, il 29 marzo 2004, è entrata anche nella NATO.
RAPPORTI CON L’UNIONE EUROPEA
1 Febbraio 1992: Firma l'Accordo di Associazione con le Comunità Europee ed i loro Stati membri;
1 Febbraio 1992: Entra in vigore l'Accordo di Associazione;
10 Dicembre 1999: Apre i negoziati di adesione con l ‘Ue;
15 Giugno 2004: Chiude i negoziati di adesione con l’ Ue;
25 Aprile 2005: Il Consiglio Europeo approva la sua adesione all'Unione Europea e firma il Trattato di adesione
27 Maggio 2005: Deposita presso il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica italiana i propri strumenti di ratifica del Trattato di adesione;
1 Gennaio 2007: Diventa membro dell'Unione Europea;
A partire dal 1° gennaio 2007, la Romania ha aderito all’ Unione Europea. I faticosi progressi che il paese ha compiuto nell'avvicinamento alla compagine continentale sono testimoniati dalla mole di lavoro che la Commissione Europea ritiene che evidentemente ci sia ancora da fare, in particolare sotto il profilo della lotta alla corruzione. Anche l'avanzamento nel settore sociale resta tuttavia un elemento d'analisi per verificare quanto il paese si dimostrerà solerte nel proseguire l'opera di rinnovamento e di risanamento successivamente all'ingresso nell'Unione Europea.
ORDINAMENTO DELLO STATO
La Romania è una repubblica democratica semi-presidenziale nella quale le funzioni esecutive vengono ripartite fra il presidente ed il primo ministro. Secondo la costituzione del 1991 la Romania è una repubblica presidenziale.
Il Presidente, il capo del potere esecutivo, è eletto a suffragio universale, ogni 5 anni. Il presidente nomina il Primo Ministro, che presiede il Consiglio dei ministri, nominato, quest'ultimo, dal primo ministro.
Il potere legislativo nello Stato romeno è esercitato dal Parlamento, che consiste in due camere, il Senat (Senato), che conta 143 membri e la Camera Deputaţilor (Camera dei Deputati), che ha 343 membri. I membri di entrambe le camere sono scelti in elezioni che si tengono ogni quattro anni.
Il potere giudiziario è indipendente, e i giudici nominati dal presidente non sono rimovibili. I procedimenti sono pubblici, eccetto circostanze particolari indicate dalla legge. Il sistema giudiziario Romeno si basa sul Codice napoleonico del civil law. La Corte Costituzionale giudica la costituzionalità delle leggi. Il Ministero della Giustizia difende l'applicazione della legge insieme ai diritti e alle libertà dei cittadini.
La Costituzione della Romania, del 1991 e riformata nel 2003, proclama la Romania una repubblica democratica e sociale, che deriva la sua sovranità dal popolo. Afferma inoltre che "la dignità umana, i diritti civili e libertà, lo sviluppo non ostacolato della personalità umana, la giustizia e il pluralismo politico sono valori supremi e garantiti".
La costituzione prevede un Presidente, un Parlamento, una Corte Costituzionale ed un sistema separato di tribunali inferiori tra i quali la Corte Suprema.

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