lunedì 3 maggio 2010

Turismo e cucina

Turismo

La Romania è composta per 33% di montagne, per 33% di colline e per 33% di pianure. All'estremità orientale del paese si trova il Mar Nero. Grandi stazioni montane (Sinaia, Buşteni, Predeal etc.) si trovano all'estremità orientale delle Alpi Transilvaniche, mentre i Monti Apuseni, di formazione carsica, sono ricchi di grotte, pozzi etc.

Il Delta del Danubio è il più esteso e meglio conservato dei delta europei.

La Transilvania vanta la più grande concentrazione di fortificazioni medievali del continente (le chiese fortificate), oltre a numerosi castelli, chiese lignee e città medioevali (Alba Iulia, Bistriţa, Braşov, Cluj-Napoca, Făgăraş, Gherla, Mediaş, Sibiu,)

Cucina

La cucina rumena offre piatti vari dai sapori decisi e speziati, influenzati dalla gastronomia russa, turca, ungherese e francese, ma ogni regione possiede le proprie specialità.

Quello che colpisce della cucina rumena è che non è pesante ma allo stesso tempo regala sapori decisi e speziati, con prodotti sempre genuini e vari. Facendo parte dell’area balcanica, anche la Romania risente delle influenze russa e turca nella sua gastronomia, affiancate da quelle ungheresi e francesi.

Alla base dei piatti tradizionali ci sono carne, formaggi, verdure, pesce e polenta, che vanno a formare le portate tipiche: ciorba, minestra a base di crusca fermentata a cui si aggiungono lardo, patate e carne; sarmale, involtini di carne e riso preparati con verza, foglie di vite, foglie di spinaci; mititei, piccole polpette di carne suina, ovina e bovina condite con aglio e peperoncini; muschiu, maiale alla griglia servito con contorno di verdure miste; mamaliga, pappa di mais che simile alla polenta.

Non manca il pane, la cui preparazione è un vero e proprio culto, proposto in vari modi. Tra le bevande più diffuse ci sono vini locali, birra, grappa, acquavite e caffè arabo, e l’aperitivo nazionale tsuica, un brandy a base di prugne. Dolce tipico è il kozonak, con uvetta.

Ogni regione però possiede le sue specialità, cosi che in Moldavia il piatto principe è a base di spezzatino, ma anche le minestre. La Valacchia è rinomata per i fagioli in umido, minestre di pollo, sgombri al forno, piatti a base di prugne, spezzatini, ciambelle, carne trita e per il sarailii, una sfogliatella con noci e miele. Le salsicce sono il simbolo dell’Oltenia, mentre nella regione del Banato sono famosi i pomodori ripieni d’insalata di melanzane, la carne in gelatina, i dolci di pasta frolla e la minestra di verdura.

La Transilvania offre la minestra di Ardeal, la passatura con lardo e cipolla verde affettata, la verza ed un tipo di amarena. Un’ampia varietà di pesce si può trovare nelle zone del Delta del Danubio, con siluri, luccioperca, pesce persico, carpa, luccio, tinca, carassio. Nella capitale si può trovare qualsiasi tipo di ristorante, da quello tradizionale rumeno a quello italiano, indiano, cinese o giapponese.

I locali più eleganti hanno aperto all’interno di palazzi storici, come il ristorante caffetteria Casa Capsa dell’omonimo hotel, simbolo della società alto locata, o la Casa Doina, dove tradizione, esclusività e raffinatezza si uniscono alle delicatezze della cucina, che propone piatti locali presentati in maniera ineccepibile. Tocchi decisamente più rustici al Burebista, dall’ambiente in stile tradizionale e amichevole.

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